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PRIMA PROVA C.ITALIANO 2017 GLI ARCHI (CORIGLIANO)

Il taglio del nastro di partenza della stagione agonistica nazionale del 2017  è prevista per il primo week end di Aprile dove a Corigliano Calabro, ridente cittadina marittima del sud italia, è prevista la tappa di apertura del campionato italiano AMSCI. Nella categoria expert presenti tutti i piloti della top10 dello scorso anno pronti a darsi battaglia, meno VALENTE, L’alfiere JQ ha infatti optato per saltare la prima prova di campionato italiano in vista dell’imminente warm up del c.europeo B in Francia. La gara si prennuncia quindi molto agguerrita, e già dal venerdi di prove libere si capisce immediatamente chi sono i più veloci in pista.

LA PISTA

L’impianto degli ARCHI è situato nelle immediate vicinanze di un crossodromo, del quale sfrutta tutti i mezzi movimento terra con ottimi risultati, la pista ha un fondo che si presenta abbastanza polveroso il venerdi per poi pulirsi e gommarsi progressivamente per tutta la durata del week end fino alle fasi finali di domenica, dove la pista in traiettoria presentava un grip ottimale. Il tracciato è molto veloce e relativamente semplice, con solo un paio di punti veramente difficili da interpretare, la difficoltà della pista era cercare di avere un ottima scorrevolezza in curva e una buona trazione della macchina per veder calare sensibilmente i tempi.

IL VENERDI (prove libere)

Nella giornata di venerdi sono previste 6 manche libere da 10 minuti, nelle quali è fondamentale progredire con il setup per migliorare la macchina. Il feeling con il nostro setup base era stranamente insoddisfacente fin dall’inizio, i tempi sul giro non scendevano ed il nostro passo di gara non era affatto soddisfacente, Pertanto decidiamo di utilizzare l’alettone della TKI3 per avere più scorrevolezza in curva, modifichiamo la durezza dei grassi nei nostri differenziali passando prima a 6 5 3, poi a 6 6 3, e per poi finire a 7 5 3, proviamo anche a modificare l’altezza da terra utilizzando una macchina più bassa del solito al posteriore, andiamo infatti 25mm ant e 28mm post, passiamo dalla barra 2,3ant 2,5post a 2,4-2,6 oltre a sostituire la scocca della tki4 con la bassa tki3. Nonostante tutte queste modifiche la macchina non era di nostro gradimento ed anche se il nostro bestlap migliorava, non riuscivamo a trovare il passo di gara giusto. e guardando la classifica al termine delle heat del venerdi non eravamo neanche nella top10. Con molto rammarico pensiamo a cosa modificare in vista del giorno successivo dove, fortunatamente sono previste ancora 2 prove libere.

IL SABATO (prove controllate e qualifiche)

Per il sabato ci presentiamo in pista con un assetto ancora modificato, sostituiamo il 3000 con il 2000 nel differenziale posteriore, mettiamo nuovamente l’alettone tki4 in posizione avanti basso e proviamo le grid iron supersoft invece delle soft, e la macchina sembra rispondere un po’ meglio, nella prima heat ufficiale chiudiamo infatti al 7° posto con un passo di gara un po’ lento, ma molto migliore rispetto al giorno precedente, nella heat numero 2 utilizziamo le gomme ibeam soft mantenendo lo stesso setup, ma la prova non da buoni esiti e chiudiamo al 10° posto con 2 errori, nella terza heat proviamo ad aumentare l’olio nel differenziale centrale portandolo a 7000 e la macchina sembra andare forte, ma risultando troppo difficile da guidare, la terza heat è la nostra manche peggiore, ma ciò nonostante decidiamo di seguire questa strada giocandoci il tutto per tutto nell’ultima manche ufficiale. Per questa manche passiamo all’assetto che poi sarà definitivo, induriamo ancora il differenziale centrale, configurando quindi la macchina con 7000 8000 2000, abbassiamo un foro di recupero sul barilotto posteriore ed alziamo di un foro di recupero del camber sulla piastra ammo posteriore, sostituiamo le barre indurendole e passando a 2,6ant 2,8 post, montiamo le C da 16° alziamo la macchina in modo drastico 26,5 all’anteriore e 30,5 al posteriore, e sostituiamo il nostro fido B2102, con un più tranquillo e più usato SPEC2, e con estrema soddisfazione le modifiche si rivelano giuste, chiudiamo in 4° posizione la nostra manche ad un solo secondo dal 3° perso in una incertezza durante la manche. Siamo a questo punto molto soddisfatti della nostra prestazione anche se con una sola manche buona su 4 non riusciamo a chiudere più avanti della 10° posizione in classifica finale dopo le qualifiche.

LA DOMENICA (semifinali – finali)

La domenica era prevista pioggia pertanto sono state anticipate tutte le fasi finali, con addirittura le prove libere dei semifinalisti diretti alle ore 7:45. Decidiamo di provare un treno di enduro supersoft per vedere come si comportano in vista delle finali, e di riprovare il b2102 per capire se le tante modifiche  fatte in vista dell’ultima manche del giorno precedente sono tutte valide. Dopo le prove decidiamo di rimontare lo spec2 e ci accorgiamo che con le enduro siamo un po’ più lenti sia sul giro veloce che sul passo, però siamo sicuri di avere un basso consumo per la finale.

SEMIFINALE

La semifinale è caratterizzata da una buona partenza e da una lotta continua con Rabitti per la terza posizione, finalmente intorno a metà gara riusciamo a concludere definitivamaente il sorpasso ed a prendere un discreto margine, che poi vanificheremo all’ultimo giro con l’unico errore dei nostri 20 minuti di gara. Chiudiamo terzi la nostra semfinale e ci aggiudichiamo la mattonella numero 5 per la partenza della finale. Siamo contenti anche se sappiamo che in finale sarà dura per l’obbligo di dover utilizzare le enduro invece delle grid iron e per la nostra strategia pieni che ci penalizza.

FINALE

In finale purtroppo alla partenza tampono inavvertitamente Marco Baruffolo sulla parabolica sono quindi costretto ad attendere il recupero che lo rimetta sulle 4 ruote ripartendo in coda al gruppo, da dove partirà la mia rimonta, purtroppo il gioco dei pieni non mi favorisce perchè ho sempre in testa l’idea di avere un pieno di svantaggio e di trovarmi sempre fuori dalla situazione che conta dopo aver fatto il pieno, pertanto tiro quanto più possibile, ma la macchina non è veloce come in semifinale, e non riesco mai a portarmi a contatto con Remia, che è ad un distacco di circa 9 secondi, la gara scorre sempre ad alti ritmi e quando a 4 minuti dalla fine devo fermarmi per il rabbocco finale perdo 9 secondi che mi costringono a tirare i remi in barca per evitare di essere raggiunto dal folto gruppo alle mie spalle capitanato da Polito, seguito a pochissima distanza da Natale e Baruffolo. Chiudo 7° a 17 secondi dalla 6° posizione con 9 secondi persi nel pitstop in più. La macchina era molto più veloce in semifinale, e forse si poteva rischiare con le gridiron anche la finale, ma con il senno di poi tutto sempre molto semplice, ci diamo appuntamento alla fine del mese a Sacile, per la seconda prova di campionato italiano dove speriamo di chiudere con un punteggio migliore della prima.