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Campionato italiano Indoor 2011

Eccoci alla cronaca di questo campionato italiano indoor organizzato nel fantastico impianto indoor che prende il nome di IBR-PADOVA

La pista è qualcosa di veramente impressionante, non troppo complessa, ma molto impegnativa dal punto di vista del ritmo, tanti salti, tanti falsipiani, e tante compressioni a muovere il ritmo del tracciato stesso.

Parlando della gara, come in tutto il 2011 Fabrizio arriva alla gara senza aver mai effettuato nessun test nella pista indoor, e senza Daniele (suo meccanico) che purtroppo non poteva essere presente all’evento, e durante le manche libere si stabilizza nella seconda manche ufficiale con qualche piccolo problema sul passo, ma con una ottima velocità sul giro secco.

Le qualifiche sono fatte con un nuovo sistema non più 2 manche buone su 4 a punteggio, ma 6 manche, dove ognuna è una gara, e tutto si gioca nell’ultima manche la particolarità di questo sistema di qualifiche è che se un pilota ha problemi nell’ultime due manche è sicuramente tagliato fuori dalla semifinale.

Fabrizio ha problemi in qualifica perché centrato da una macchina durante una manche rompe supporto batterie, ricevente e motore conseguentemente al fuoriradio…

è così costretto a partire dai quarti di finale dove, quando era comodamente in seconda posizione recuperando sul primo subisce per due volte il distaccamento della spinetta di alimentazione delle batterie… Sfortuna per Teghesi a questa gara che chiude al 38esimo posto direi immeritatamente.

Nota sulla quale sento di richiamare l’attenzione è sicuramente l’uso degli additivi in pista, Teghesi, non ha usato nessun tipo di additivo, mentre nei box si capiva tranquillamente che la maggior parte dei piloti lo usava, con conseguenti vantaggi per la prestazione.

Penso che purtroppo con questa cosa arriveremo alla fine del giochino… Ma non annoio ulteriormente i lettori, visto che in queste ore su tutti i forum e su tutti i siti internet se ne stà parlando fin troppo. L’additivo livella molto le prestazioni e le competenze sulla messa  a punto del mezzo, ed è deleterio per il modellista che comincia in quanto si aggiungono una marea di variabili a ciò che si deve mettere a posto, un additivo giusto dato nel momento più opportuno è capace di farti guadagnare mezzo secondo a giro incollandoti letteralmente la macchina in terra, e questo sicuramente impone dei test per capire quale e quanto additivo dare, con conseguente consumo di treni di gomme per test di vari addititvi, ed il pilota sarà costretto a scegliere gomma, mescola, riempimento, cerchio… Ed ahimè… Additivo…

Bisogna inventare qualcosa al più presto perché non possiamo permettere che il giochino che funziona, venga rovinato dall’uso di queste sostanze, che purtroppo, non sono controllabili.

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